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La famosa ricetta di Padre Romano Zago

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Messaggio Da francesca Dom Dic 21, 2008 12:44 pm

ALOE VERA e PADRE ROMANO ZAGO
La Ricetta:
Mezzo chilo di miele di api (miele puro, autentico), due foglie grandi o tre piccole di aloe vera, tre o quattro cucchiaiate di arak (o whisky) o cachaca brasiliana o tequila mexicana o grappa italiana).
Il tutto immesso nel frullatore, naturalmente dopo aver levato la polvere dalle foglie e le spine dall' aloe.
Ne vien fuori una crema. Con questa crema il Frate Gaucho del convento francescano di Betlemme ha guarito molti dal cancro. Proprio così: ha guarito molti dal cancro.

Padre Romano Zago
Se lo andate a trovare nel suo convento di Betlemme non vi aspettate di incontrare una sagoma eccezionale, magari una barba folta e ispida, occhi che vi scrutano con luce sinistra, da mago. Nel suo laboratorio nessun alambicco, nessun formulario misterioso.
Anzi nessun laboratorio. Nemmeno il frullatore in proprio : se lo fa imprestare, quando occorre, dalla suora addetta alla cucina del convento. Non è un mago, nè un taumaturgo, nè un medico.
Padre Romano Zago, francescano brasiliano, all' anagrafe di Layeado in diocesi di Porto Allegre classe 1932, di radice italiana, attualmente in servizio alla Custodia di Santa, è di normale trasparenza. Semplice e affabile. Affidabilissimo. Maestro di formazione dei giovani frati che seguono il corso di studi filosofici nello studentati di Betlemme, prima di passare al Seminario Teologico Internazionale del Convento di San Salvatore in Gerusalemme. Qui come a Betlemme Padre Romano è anche professore di lingua latina.
NE' MEDICO
NE' MAGO
NE' TAUMATURGO
Se non è medico, nè taumaturgo, nè mago da dove gli viene tanta "sapienza" ?
E' andato a scuola dai poveri. " Dalle mie parti, in Brasile, la gente più povera, quella che non può permettersi il lusso di accesso ai ritrovati sofisticati e cavillosi e costosissimi, e così spesso inefficaci, della moderna medicina, va direttamente dal Buon Dio, che ha creato le erbe e, fra queste, l' aloe vera". Che si trova dovunque, anche lungo il ciglio della strada e che Padre Romano ha imparato dalla sua gente a riconoscere.
Se gli domandate se è vero che guarisce dal cancro, vi risponderà che " anche tu puoi ". Chiunque può farlo. La forza misteriosa è in madre natura, quindi a portata di tutti. Dunque : frullatore, aloe, miele, arak. Frullare fortemente e agitare bene prima dell'uso : i componenti dell' infuso medicinale debbono fondersi bene fra di loro. Tre cucchiai da tavola tre volte al giorno, prima dei pasti. Uno al mattino presto, uno a mezzogiorno, uno alla sera. Un quarto d' ora prima dei pasti è sufficiente. Conviene osservare un buon spazio di tempo fra il momento d' ingerire la medicina e la refezione precedente. A digiuno, le pepsine dell' organismo bramano entrare in azione e portare la medicina agli estremi confini del corpo. La cura dura normalmente dieci giorni ".
Non si può pretendere di guarire subito.
Padre Romano ci tiene a non favorire illusioni miracolistiche.
Se la prima cura non ha raggiunto un effetto di guarigione totale, " il paziente dovrà? sottoporsi a una nuova serie di esami, per vedere la necessita? o meno di una seconda, terza o quarta dose, fino alla guarigione totale ".
Spesso alcuni pazienti si sentono subito meglio. Ciò non è segno di avvenuta guarigione. Saranno gli esami a dimostrare l' entità? dell' avvenuto miglioramento. Occorre pazienza e perseveranza. L' efficacia dell' infuso è sicura, e forte su qualsiasi tipo di cancro, sia esterno che interno : Cancro della pelle, della gola, del seno, dell' utero, della prostata del cervello, del fegato dell' intestino, ecc. . L' esperienza di Padre Romano registra casi guarigione dalla stesa leucemia.
Tutto può sembrare troppo semplice per essere vero. E' così, infatti. " La spiegazione è molto semplice " - insiste Padre Romano, per nulla disarmato dall' ombra di incredulità? che vede sui vostri occhi. " L' infuso opera una radicale pulizia dell' organismo attraverso il miele, cibo che raggiunge l' angolo più lontano del nostro corpo. A sua volta l' aloe viaggi nel miele con il suo grande potere cicatrizzante; l' alcol aiuta a dilatare i vasi sanguigni e favorire questo viaggio di pulizia generale.
Il sangue si purifica lentamente in dieci giorni ".
Si comprende come l' infuso contenga un' azione anche preventiva del male: " col sangue " pulito " tutto l' organismo cammina bene : come una macchina con combustibile della migliore qualità? ".
UN MIRACOLO CHE POTETE FARE ANCHE VOI
Il primo caso di guarigione dal cancro risale a sei anni fa. Un uomo anziano con cancro alla prostata in fase ultimale. I medici lo avevano messo " in uscita dall' ospedale: non c'è era più nulla da fare. Padre Romano viene chiamato per amministrare gli "ultimi sacramenti ". Amministra regolarmente i sacramenti; poi suggerisce la sua cura. L' anziano signore è ancora vivo e vegeto, con i suoi tranquilli ottanta anni.
La pia suora delle Francescane missionarie del Cuore Immacolato di Maria di Aida ( Betlemme) non fece in tempo a sapere della medicina di Padre Romano e la confezione preparata andò a finire in fondo a un cassettone. Finché l' infermiera del suore Sr. Silvana, non venne a sapere del cancro di un' amica Sr. Silvana si ricordo della medicina in fondo ala cassetto. L' amica è guarita in pochi mesi. E' viva e di buon umore: può raccontare lei stessa la propria storia.
Uno dei due segretari della Scuola di Terra Santa di Betlemme aveva il cancro alla gola. Gli era rimasto meno di un filo di voce.
Il direttore della scuola, P. Raffaele Caputo, ricorse a P. Romano il quale andò dall' amico comune armato di una bella confezione del suo "sciroppo ". In due mesi il segretario ha riacquistato la sua voce normale e ripreso il suo posto di lavoro.
Padre Caputo ne è testimone. Eh sì che questi frati sono duri e tardi di cuore a credere !
P. Romano racconta tutto con molta serenità?, quasi con distacco. Ma quando parla del caso di Geraldito si emoziona visibilmente.
Geraldito è un bambino argentino di cinque anni, malato di leucemia. Tentata ogni via possibile nel suo paese, gli stessi medici ripongono un fili di speranza in un ' operazione di trapianto di midollo. Intervento realizzato con successo in Spagna, a Barcellona. In realtà? il successo è di breve durata. Il male si riaffaccia, a far perdere ogni speranza agli stessi medici e a gettare nella più comprensibile costernazione i genitori. Questi, profondamente credenti, intraprendono un pellegrinaggio in Terra Santa.
Stanno in preghiera davanti alla Grotta della Natività?, proprio nell' ora della quotidiana processione dei frati francescani. Tra i frati salmodianti c'è anche P. Romano, che si accosta ai desolati genitori e ne riceve l' angosciata confidenza. Il padre non promette nulla, ma suggerisce la sua cura : una prima dose per un primo mese.
Geraldito esegue alla perfezione. Trascorso il mese, lì alla grotta, in processione con i genitori e il fratello che aveva donato il midollo per il trapianto: tutti dietro ai frati in canto.
Sta già? molto meglio. P. Romano propone un' altra dose per un altro mese, ma prima ancora dello scadere del mese, Geraldito e i suoi possono ripartire per l' Argentina. Il bambino è guarito. P. Romano Zago ha ragione di commuoversi ancora al ricordo.
Tutto il suo racconto è improntato a grande semplicità?. Non solo accetta, ma ha piacere che se ne parli anche sulla nostra rivista.
Non per sè, che non si considera - lo abbiamo già detto - nè guaritore , nè qualcosa di anche lontanamente simile. Non accetterebbe mai nessuna gratifica, di nessun genere. ma per rendere giustizia alle medicine del buon Dio : l' aloe, il miele delle api, i distillati vari che aprono al miele le vie del sangue. E soprattutto perché molti sappiano che dal cancro si può guarire.
Ricordatelo : non gridate al miracolo. E se è miracolo, potete farlo anche voi.
"E' una cosa semplice! ", grida P. Romano, mentre parte con il suo pulmino per il carico settimanale di frutta e verdura, al piccolo mercato arabo, accanto alla tomba di Rachele, sulla via dei Patriarchi.
trovato su:
http://web.tiscalinet.it/fidesetspes/aloe-per-la-cura-di-alcune-malat/aloe/aloe.htm

francesca
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